Vuotare gli archivi: Sfidare gli dei 

a cura di Patrizia Frosi


con 

Patrizia Aliria Fabbri, Abrham Nicosvik, Diego Ravenna, Daniela Spiranti, Arthur Turant, 
Luca "Illusione" Vezzola.

masterizzazione di Simone Biagini


 

 
DATE: 4/12/2001
MAILFROM: Abrham Nicosvik
MAILTO: Patrizia Fabbri
 Diego Ravenna
 Daniela Spiranti
 Arthur Turant
 
Fratelli mi serve una mano; sono alla Villa della Contessa. Voglio tentare di richiamare Merlino da qui.
Sto anche tentando di parlare con Eraclito per invitarlo qui: se è disposto a venire penso che potrà aiutarci a officiare il rituale di contatto.
Aspetto risposte.
Che destino sia con voi.
Ps: forse troverete qualcuno di poco gradevole. Purtroppo è necessario che sia presente.
Altra cosa: Diego spedisci alla villa prima di arrivare una fialetta deltuo sangue così rifaccio gli specchi e il pugnale ok? Poi ti spiego.
 
Abrham
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DATE: 5/12/2001
MAILFROM: Diego Ravenna
MAILTO: Patrizia Fabbri
 Daniela Spiranti
 Arthur Turant
       Abrham Nicosvik
 
Fialetta spedita, ma se vuoi vengo di persona. 
Ultimamente sono successe molte cose, qualcuno mi dovrà aggiornare.
 
ciao
Diego
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DATE: 5/12/2001
MAILFROM: Patrizia Fabbri
MAILTO:  Diego Ravenna
 Daniela Spiranti
 Arthur Turant
       Abrham Nicosvik
 
> -Fratelli mi serve una mano; sono alla Villa della Contessa. Voglio tentare
> di richiamare Merlino da qui.
> Sto anche tentando di parlare con Eraclito per invitarlo qui: se è disposto
> a venire penso che potrà aiutarci a officiare il rituale di contatto.
> Aspetto risposte.
 
Caro Abrham, io sono sempre disponibile a cercare Merlino. Adesso sono a Firenze con Daniela, volevo andare alla Biblioteca ma non sono riuscita a parlare con la vedova Gerardi. 
Decidiamo cosa fare e ti faccio sapere quando arrivo.
Se non ti riesce di parlare con Eraclito prova con Horus, ci siamo scritti per un po' e mi è sembrato abbastanza disponibile nei nostri confronti. Anche se ho i miei dubbi che siano disposti a collaborare per farci contattare Merlino.
> Ps: forse troverete qualcuno di poco gradevole. Purtroppo è necessario che
> sia presente.
Potremmo sapere chi, giusto per essere preparate?
Un'ultima cosa: sono un po' perplessa ad officiare un rituale che appartiene ai figli di Merlino di fronte a qualcuno che non è nemmeno un destinante. Se il rituale riesce, e nostro Padre risponde alle 
nostre domande, queste risposte verranno sentite anche da loro. Ti ricordo che per quanto si comportino in modo amichevole, adesso, le Note sono contro di noi. 
 
Ti abbraccio, e che  il Sovrano vegli su di te.
Patrizia
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DATE: 6/12/2001
MAILFROM: Abrham Nicosvik
MAILTO: Patrizia Fabbri
 Diego Ravenna
 Daniela Spiranti
 Arthur Turant
 
> Caro Abrham, io sono sempre disponibile a cercare Merlino. Adesso sono
> a Firenze con Daniela, volevo andare alla Biblioteca ma non sono
> riuscita a parlare con la vedova Gerardi.
Guarda vieni il prima possibile.

 
 
L'unica cosa che possiamo fare per il momento è tentare il rituale.
Le domande da porre a Merlino le formuleremo in seguito.
Caso mai ognuno gli esporrà i suoi dubbi.
La cosa deve essere svolta in fretta.
Il rituale potrebbe servire a spiegare alcuni fatti un po' particolari che sono successi.
Se il rituale funzionerà allora lo saprete altrimenti l'ultima speranza che mi rimane è di convincere Eraclito a riattivare anche solo per un giorno la rete per noi.
 
> Se non ti riesce di parlare con Eraclito prova con Horus, ci siamo
> scritti per un po' e mi è sembrato abbastanza disponibile nei nostri
> confronti. Anche se ho i miei dubbi che siano disposti a collaborare
> per farci contattare Merlino.
 
Leggi bene: HORUS E' UNA VIPERA.
Meno ho a che fare con lui meglio è.
Se ho ragione e se il rituale funziona usciranno fuori delle verità particolarmente piccanti.
 
> Potremmo sapere chi, giusto per essere preparate?
> Un'ultima cosa: sono un po' perplessa ad officiare un rituale che
> appartiene ai figli di Merlino di fronte a qualcuno che non è nemmeno
> un destinante. Se il rituale riesce, e nostro Padre risponde alle
> nostre domande, queste risposte verranno sentite anche da loro. Ti
> ricordo che per quanto si comportino in modo amichevole, adesso, le
> Note sono contro di noi.
 
L'invitato è Illusione. Deve esserci per forza quando evocheremo Merlino.
Ma non è detto che debba ascoltare tutto.
Anche lui mi ha chiesto un colloquio privato con nostro padre.
Il problema è se riuscirà ad entrare nel Sacrario....questo non lo so.
 
> Ti abbraccio, e che  il Sovrano vegli su di te.
> Patrizia
 
Anche con te.
Abrham
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DATE: 9/12/2001
MAILFROM: Daniela Spiranti
MAILTO: Patrizia Fabbri
 Diego Ravenna
 Abrham Nicosvik
 Arthur Turant
 
> Leggi bene: HORUS E' UNA VIPERA.
> Meno ho a che fare con lui meglio è.
 
Purtroppo, credo che tu abbia proprio ragione.
Sto partendo per la Villa, Abrham.
Conto di essere da te per il 10.
 
A presto.
Un abbraccio, Da.
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DATE: 9/12/2001
MAILFROM: Arthur Turant
MAILTO: Patrizia Fabbri
 Diego Ravenna
 Abrham Nicosvik
 Daniela Spiranti
 
Sabato pomeriggio, mentre mi trovavo a Milano con Patrizia per rispondere all'appello di Spiner Damien mi ha chiamato.
Lo ha fatto sulle linee dei nostri palmari.
Mi ha detto che lo avevano dimesso in mattinata, e che era stato interrogato da Di Coccio.
L'ho sentito abbastanza tranquillo, cosa notevole se pensiamo a quante ne ha passate.
In ogni caso a questo punto credo che valga la pena incontrarsi a Ginevra al più presto.
Quando ci saremo tutti potremo fare un po' di riunione tra di noi e decidere per il futuro.
Ci vediamo alla Villa !
 
Arthur

 
 
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Svizzera, 10/12/2001

Ho guidato da Milano a Ginevra in un'unica tirata. Voglio arrivare in fretta. Voglio rivedere i miei fratelli, ho molte cose di cui parlare 

con loro. Daniela accanto a me guarda la strada, persa nei suoi pensieri. E’ la prima volta che ci vediamo dopo aver contestato i Limiti ed esserci dispersi per prudenza. La nostra scelta ci aveva già reso la vita difficile, poi è arrivata la punizione delle Note:
 
 

5/11/2001

Le Note del Pathos unite nel rappresentare i sette Eterni hanno trovato massimamente eretici e blasfemi i discorsi e le posizioni di molti esponenti del movimento di Destino e sconcertante il silenzio di coloro che non hanno preso posizione contro questa dilagante anarchia.

E' stata decisa una punizione per ora solo dimostrativa ma esemplare per mostrare il Destino di chi tradisce o si ribella ai Sacri ed Inviolabili Limiti.

Le Note legate al Sovrano che qui ora rappresento, in accordo con i Fratelli degli altri Movimenti, hanno deciso di attuare un blocco Temporaneo del flusso che alimenta Tempo, Morte e Sorte.

Sappiate mortali per chi non lo avesse ancora percepito, che da Sabato sera tutti i vostri Poteri concessi da Figli del Sovrano sono spenti, come spento è il flusso da cui attingevate.

Merlino, Destino di Enigma, Eraclito, Enigma di Destino, Horus Desiderio di Destino, così hanno deciso in accordo fra loro e con il sostegno dei Loro Fratelli Immortali.

Sappiate anche che lo stesso Destino seguiranno i Poteri legati agli altri Eterni se altri Movimenti decideranno di seguire la via del tradimento.

Sappiate che qualsiasi atto peggiore di ribellione che sfoci nella provocazione o nella violenza sarà represso con rapidità e durezza.

Se qualcuno ha qualcosa da chiedere o volesse ritornare sui suoi passi non ha che da contattarmi e Io parlerò con i Miei Fratelli in Destino.

Un’ultima cosa che Eraclito Desidera che sottolinei e che Mi vede totalmente in accordo, ricordate che i tre Limiti sono qui appositamente per voi, senza di questi l'uomo sarebbe lasciato in balia dei capricci degli Immortali che come forse ora intuirete sono ancora indispensabili.

“ Così inesorabile la punizione di Destino Sovrano attraverso i suoi Veri Figli cade su chi ha tradito il Pathos e Sue Sacre Leggi !”
 
 

Questa è la Mia Sentenza.

Questa è la decisione delle Note legate a Destino.

Questo è ciò che vi dico a nome del consesso degli Immortali.
 
 

Horus

Il Falco Solare

Consigliere di Desiderio

Giudice della Sacra Corte
 
 

Nasconderci è diventata una questione di sopravvivenza: anche se Horus mi ha assicurato che non ci saranno esecuzioni sommarie, ed io gli credo, non possiamo escludere che qualche alterazione decida di offrire una testa di destinante alla propria Nota come regalo natalizio.
 
 

Il cielo prometteva neve. Era stata una giornata fredda, molto fredda. Le cime delle Alpi all'orizzonte erano già coperte di neve, i pensieri di Diego andavano alla sua infanzia...

Diego era arrivato il giorno prima, Abrahm gli aveva fatto il punto della situazione, ma ancora una volta non poteva negare che quel luogo suscitava in lui profonde emozioni. Anche i ricordi tra quelle mura sembravano prendere un maggior significato.

Affacciato a una delle finestre della sua camera al secondo piano il giovane osservava il parco della villa e la macchina che stava arrivando.

Dal parco un uccello nero, forse un corvo, spiccò il volo e si diresse verso il lago...
 
 

Abrham aspettava sui gradini della villa.

Patrizia scese dalla macchina e da lontano ricambiò lo sguardo di Diego affacciato ad una finestra.

Si avvicinò ad Abrham  e lo abbracciò.

Insieme a lei dall'auto scese anche Daniela, con cui aveva viaggiato fin dall'Italia.
 
 

Abrham sembrava cambiato dall'ultima volta: lo sguardo sereno, gli occhi limpidi e decisi....in qualche cosa avrebbe potuto ricordare Arthur.
 
 

Patrizia parlò: 

- Ciao, Abe, sono arrivata prima possibile. Come stai? Io ho un po’ di cose da raccontarti, ma prima dimmi del rituale. Lo facciamo stasera ? -

Abrham sorrise: 

- Sempre diretta al punto, eh? Senti, entra riscaldati e ne parliamo tutti insieme ok? -
 
 

Nel frattempo il domestico della Villa con la sua garbata presenza aveva aiutato a scaricare i bagagli e aveva fatto accomodare i destinati.

L'uomo aveva sempre la stessa calma e lo stesso sorriso accogliente nonostante l'esperienza di pessima qualità che aveva subito quando Arthur era stato rapito.

In ogni caso sembrava aver sorpassato lo shock.
 
 

Il domestico condusse Patrizia e Daniela al secondo piano.

- Per la Signorina Fabbri abbiamo preparato come sempre la Stanza Verde, mentre per la Signorina Spiranti mi sono permesso di preparare la Stanza Guillame. -

Le stanze si trovavano nell'ala sud della villa, al secondo piano. Nella stessa zona erano stati alloggiati Abrham e Diego. Ciascuna delle stanze era in realtà un piccolo appartamento composto almeno da un piccolo salotto studio, da una camera da letto e da un bagno. 
 
 

Daniela aveva seguito il domestico fino alla sua stanza sorridendo 

tra sè e sè: ricordava bene l'ingenuità e l'ansia con le quali lo aveva bersagliato di domande su quello che era accaduto ad Arthur, quando lui era ancora così disorientato da non capire 

nemmeno dove fosse. Vedere la Villa così vuota rispetto alla volta precedente le fa uno strano effetto: sembra molto piu' grande. E allo stesso tempo Daniela si scopre a scorrere con uno sguardo 

affettuoso i mobili, le pareti, gli oggetti che la arredano: sente di essere a casa. Qualunque cosa accada, e' felice di aver ritrovato gli altri Destinanti.
 
 

Più tardi Abrham fece accomodare i destinanti nel piccolo salotto al pian terreno della Villa. Non si trattava del grande salone in cui era stato officiato il rituale contro Demogorgon, ma di un piccolo ambiente poco distante.

Le pareti ricoperte di libri e di dipinti venivano colorate dai riflessi del fuoco che scoppiettava nel camino. Abrham si appoggiò a un tavolino sorseggiando un bicchiere di whisky davanti al caminetto......

Nel frattempo guardava il bicchiere.....quasi tentasse di giocare o di voler afferrare la fiamma riflessa nel cristallo.

Aspettò che i destinanti si sistemassero. C'erano diverse comode poltrone nel piccolo salotto.

II camino rischiarava la stanza a sufficienza e disegnava lingue di colore sullo stemma araldico che lo sovrastava.

L'ambiente era familiare. Quella era la stessa stanza in cui i Destinati avevano passato ore insieme durante il periodo in cui Damien era posseduto dal Guardiano.

Sulle due pareti laterali campeggiavano due quadri. Uno rappresentava il Giudizio di Re Salomone l'altro la Battaglia del passo di Roncisvalle.
 
 

Abrham prese la parola.

- Come avete ben capito il mio intento è quello di evocare Merlino.

Tutti noi vogliamo delle risposte da lui per quello che ha fatto. Ma quello che voglio io è altro.

Vi ho detto che per un periodo avrei lavorato da solo e così ho fatto.

Ho seguito delle piste interessanti, piste che potrebbero testimoniare che i tre limiti non hanno più valore neanche agli occhi di alcune Note.

Stasera arriverà un ospite: si tratta di Illusione.

Da quel momento Diego e Daniela spariranno e riappariranno dopo che Illusione se ne sarà andato.

Fidatevi di me. -
 
 

Abrham si girò verso il camino e buttò il bicchiere all'interno......osservò la fiamma sfrigolare.

Poi la Fiamma per un istante bruciò alta, con un sibilo penetrante.

L'istante di silenzio che ne seguì sembrò carico di significati,

le lancette dell'orologio veneziano vicino al camino , scattarono come avevano fatto fino a quel momento, ma quella volta il suono diede la netta sensazione di sottolineare qualcosa.
 
 

Abrham era ancora di spalle, rivolto verso il fuoco.
 
 

- Il fatto è questo: l'evocazione di Merlino adesso servirà a verificare alcune tesi su Horus, e dimostrare che il sacro giudice non è integerrimo come vuol far credere!

Evocheremo Merlino per chiedergli  di farci rivivere una scena del passato nella quale Horus e qualcun'altro confabulavano per la morte di Gilgamesh, nientemeno che la Nota pura di Desiderio, perché Horus vuole il suo posto. -

Abrham fece una pausa, perché i suoi fratelli potessero assimilare bene le sue parole. 

- Dovremmo cercare di far ripristinare la rete, anche temporaneamente, a me non interessa.

Lo scopo di questa evocazione non è quello di cercare di riattivare il Flusso per noi destinanti ma quello di cercare di forzare Merlino ad usare un suo potere. La rete riattivata per noi è un optional.

Avremo tempo per parlare con nostro Padre se le cose vanno bene.

Sempre che risponda alla chiamata, io e Arthur avevamo pensato di evocarlo un'altra volta a compimento di un piano di cui ci parlerà.

Mi spiace Patrizia ma non so se avremo il tempo di fare le nostre domande. -

Il Destinante si gira: sembra che ci sia una fiamma nei suoi occhi......

- Anche io voglio chiedere a mio padre i motivi di molte sue azioni, i perché di molte sue parole, i riferimenti sulla mia “malattia” e sulla sua natura... ma non so se avrò il tempo di farlo. Non voglio parlare in presenza di Illusione e lui deve assistere al Rituale per verificare la mia tesi. Quello che sto facendo potrebbe portarmi alle prove che cerco.

Ti chiedo un po’ di pazienza, Patrizia, sorella mia: non voglio che i nostri “fatti di famiglia” vengano conosciuti al di fuori della nostra piccola cerchia. Capisci quello che sto cercando di dirti? -
 
 

Patrizia guarda la Fiamma, e dentro di essa danzano i Destini degli uomini. 

Le infinite Possibilità di Ciò che E' Stato, di Ciò che Sarà, di Ciò che Avrebbe Potuto Essere ... 

E il ricordo del rituale, della tomba, del Guardiano d'Ombra, delle parole di Merlino, tutto, tutto danza nella Fiamma ...

- Va bene - dice lentamente – Farò come vuoi. 

Ho solo una cosa da chiederti ed una da dirti, Abrham. Non conosco Illusione, puoi dirmi qualcosa di lui? Quanto al rituale, se anche questa volta uno di noi sarà posseduto da Merlino, faremmo meglio a metterci d'accordo prima su cosa vogliamo chiedere a nostro Padre. -

Si appoggia allo schienale della poltrona, guardando la Fiamma del camino.

-Laconica e diretta. Hai ragione Abe. Scusami. Non dovrei comportarmi così. Ma ho le mie ragioni per voler sfruttare pienamente il Tempo. -

Porta alle labbra il bicchiere e ne beve un lungo sorso. Poi resta in silenzio.
 
 

- Siamo tutti sotto pressione… - le risponde Abe - lo capisco.

Diego, Daniela, mi spiace se sembro forse trattarvi con freddezza e distacco, non è mia intenzione. Siete miei fratelli e siete importanti per me tanto quanto Patrizia, Arthur o chicchessia. Adesso vi chiedo un po’ di fiducia.

Se Illusione sa che siete qui non vorrà partecipare al rituale. Io voglio invece che voi vediate. Esiste una sala dalla quale si può avere accesso ai sistemi di telecamere. Questi sono i codici che ho scoperto per accedere alle funzioni di visione dei filmati e delle registrazioni. Da lì potrete vedere e sentire tutto. 

Qualche domanda? -
 
 

Patrizia guarda il fuoco del camino. Domande? No, nessuna. O forse una. Cosa cerchi, fratello? So cosa ti tormenta: la tua malattia, la morte di tua moglie. Tu vuoi trovare pace, fratello, ma non ci riuscirai: il Rituale non riuscirà, non può riuscire. Noi siamo isolati dal Flusso delle Emozioni, ed esso è Necessario perché noi si possa contattare Merlino. Nessuno risponderà, fratello. Ma non sarò io a privarti della speranza, non sarò io a distruggere il tuo Desiderio di essere rassicurato. Officerò il rituale con te, e ti sosterrò quando falliremo. Forse questo ti darà la forza di accettare il Fato, e di continuare a vivere. 
 
 

Daniela ascolta con attenzione, invasa da una calma che ha provato forse solo nel Sacrario, Abrham parlare; quello stesso 

che pochi mesi prima conosceva a malapena...

Si limita a mormorare un - Va bene - 

alle sue parole e ad annuire con la testa. Sa che sarà una bella impresa tenere a bada la curiosita', ma non c'e' altra scelta. Getta un'occhiata a Diego, gli sorride: almeno potrà chiedergli quali sono state le sue vicissitudini in questi mesi.
 
 

Daniela e Diego sono in giro per la villa.....Strano che abbiano accettato senza borbottare....

I pensieri di Abrham sono confusi.......

Guarda Patrizia.....trova sicurezza nel suo sguardo.

Qualcosa lo distoglie dai suoi pensieri: il maggiordomo chiama il destinante  comunicandogli che Illusione è alle porte della casa.
 
 

Luca aveva seguito le indicazioni fornitegli da Abrham. Aveva percorso la strada che costeggiava il lago di Ginevra abbandonando la città.

La strada lo aveva portato in mezzo al paesaggio svizzero fino a una stradina secondaria che conduceva a un cancello immenso.

Il cancello della Villa della Contessa Serena Orlandi Posti, Vascello della Nota Pura di Destino.

Luca si guarda attorno mentre  la mente gli si affolla di pensieri.

Cerca di abbracciare con lo sguardo tutto l'immenso complesso ma da questa posizione sembra praticamente impossibile.

I secondi passano mentre attende che il cancello si apra. Sono solo pochi secondi di ritardo, ma la sensazione è un po’ sgradevole.

Ma lentamente il meccanismo elettrico apre il pesante cancello e la macchina entra all'interno del parco.

Mentre percorre i cinque minuti di strada che lo separano dalla villa Luca osserva l'immenso parco: sulla sua destra si trova il lago di Ginevra, una piccola spiaggia rocciosa che si interrompe in un alto promontorio a picco sul lago; sulla parete scoscesa si aprono delle fenditure simili a grotte, attorno a cui cresce fitta la vegetazione; sulla sinistra invece il pendio della collina su cui sorge la villa. La macchina si ferma davanti all'ingresso.

Sulla soglia lo attende Abrham. Al suo fianco una donna bruna, snella ed elegante.
 
 

Luca scende dalla macchina, sembra tranquillo.

Il suo aspetto però, contraddice il portamento. La pelle del viso è tirata, il colore normalmente sano del suo viso è del tutto scomparso, per lasciare uno sfondo grigiastro per due profonde occhiaie sotto gli occhi, quasi del tutto spenti.

Nel vedere i due, un semplice cenno del capo.
 
 

Abrham guarda Illusione e lo invita ad entrare.

La villa è uno spettacolo di forme sia dentro che fuori.

Gli ambienti sono sfarzosi ma si può riscontrare un gusto discreto nell'accoppiamento di forme e colori. Luca sembra essere totalmente a suo agio, ma ha la faccia stanca.....il viso pallido....Abrham lo fissa un attimo, come se cercasse di capire cosa cela il suo volto.

Il Destinante lo invita in un salotto piuttosto grande dove un uomo non troppo anziano, chiaramente un maggiordomo, ha preparato qualcosa per ristorare il viaggiatore.

Abrham si siede su una poltrona e aspetta che Illusione si accomodi.

Prende poi la parola.

- Questa è Patrizia....non so se vi conoscete. -
 
 

- No, non direttamente. -

Luca non fa nessun ulteriore gesto per presentarsi a Patrizia.
 
 

- Lei mi aiuterà nel rituale sperando che la cosa riesca.

Dobbiamo svolgerlo a mezzanotte quindi abbiamo un po’ di tempo se vuoi darti una rinfrescata... non hai una bella cera. -
 
 

- Non voglio rinfrescarmi fratello, voglio dettagli. Rituale ... parlamene, voglio tempistiche, voglio dati ... e voglio un giuramento da voi, ma a questo ci arriveremo poi. Non essere stitico, abla ! Il mio tempo ... non è infinito. 

Ho bisogno di qualche dato: il tutto dura una notte, giusto? -

Il tono di voce è urgente, e i suoi occhi ti mettono a disagio quando ti incontrano.
 
 

- Il rituale deve essere svolto a mezzanotte. – gli risponde il destinante - Lo faremo nei boschi qui intorno. La modalità non credo che ti interessi, più che altro perché non dovrai partecipare.

Merlino, nel caso appaia, dovrebbe prendere possesso di uno dei corpi degli officianti, per lo meno così ha fatto l'ultima volta.

Non so cosa tu intenda per “il mio tempo non è infinito” ma non possiamo agire prima di mezzanotte. 

Se Merlino risponderà alla chiamata, e ribadisco il se, il tutto durerà il tempo di chiacchierare con lui.

Adesso mettiti l'anima in pace e lasciaci lavorare. Non ti consiglio di andare in giro senza qualcuno di noi: non è una minaccia, ma questa casa come puoi immaginare non è comune come le altre;

qui abitava Destino di Destino. 

Ehm...Luca....non siamo mai stati molto vicini ma hai una brutta cera. Se c'è qualcosa che vuoi dirmi mi trovi nello studio al piano di sopra; devo mettere a punto dei dettagli del rituale. -
 
 

I due si allontanano, e Patrizia scende in giardino. L’aria è gelida, in questo pomeriggio di gennaio, ed un’altra speranza, ora, è in questo luogo. Cosa cerchi, Illusione, tu che hai la faccia di chi vive con un demone che lo divora? Cosa vuoi chiedere a Merlino? Tu non sei qui per aiutarci, per scoprire chi complotta contro il Primo di desiderio, tu sei qui per te stesso. Spero che il tentativo possa aiutarti. Lo spero tanto …
 

 

Illusione era piuttosto spazientito: il destinante non lo aveva informato sui dettagli e lui ne era rimasto turbato.

Pensava di star perdendo tempo a passeggiare nella Villa senza nulla da fare.

Era quasi deciso a dire “me ne vado” quando Abrham gli si fa incontro.
 
 

- Tutto è pronto possiamo iniziare. Seguimi per favore. -
 
 

- Era ora Abrahm ... temevo in un tuo attacco di dissenteria. – sbuffa Illusione seguendolo.
 
 

Abrham lo condusse nel boschetto all'interno della tenuta della Villa.

Patrizia si trovava già lì.

Al centro della piccola macchia era stata tracciata una Y ed alla fine di ogni braccio era disposto uno specchio rotondo, di vetro scuro. I tre specchi si riflettevano tra loro.

L'unica luce visibile era quella della luna e delle stelle.

Abrham disse a Luca di tenersi in disparte: se Merlino risponderà alla chiamata allora saprà quando agire.
 
 

Illusione non replica, girando intorno al circolo di specchi si pone a Nadir e si siede a gambe incrociate sulla nuda terra.
 
 

Abrham si pone in uno degli spicchi, Patrizia in un altro. Tra i due uno sguardo d’intesa, poi entrambi estraggono dalle giacche due contenitori identici: all'interno sono situate due lame, una per ciascuno di loro.

La lama di Patrizia è lunga circa 20 centimetri, fatta in un unico pezzo di acciaio, senza saldature; l'elsa come quella di una spada, non ha alcuna copertura e si attorciglia in un'elegante spirale, così come gli altri due “bracci” che formano la guardia. Dove la lama si congiunge con l'elsa è inciso il simbolo dell'infinito con in mezzo una Y. L'Eternità e il Bivio che da sempre rappresentano Destino. Dall'altro lato è incisa una clessidra.

Quella di Abrham quasi identica: poco più lunga, circa 25 cm, la lama dell'uomo porta incisa una bilancia al posto della clessidra.

Pochi secondi prima della mezzanotte il Rituale ha inizio.
 
 

Illusione si alza, è scalzo, la nuda pelle sull'erba gelata.
 
 

Contemporaneamente, con una perfetta sincronia, l'uomo e la donna tracciano alcuni simboli sulla nuda terra: un infinito con una Y.

Dopo ciò con i pugnali provocano una ferita poco profonda nel palmo della mano e lasciano cadere alcune gocce di sangue là dove i bracci della Y si congiungono.

Al cadere della prima goccia scatta il primo rintocco della mezzanotte.
 
 

- Magia del sangue ... scelta interessante, potente, senza ombra di dubbio. -

mormora Luca, un sussurro nel vento ...
 
 

Una preghiera si leva dalle labbra dei Destinanti.
 
 

- Qui nella Tenebra noi ti cerchiamo o Padre, qui dove il Tempo cessa di esistere.

Qui nei Frammenti di Realtà ti cerchiamo, qui dove il Tempo si attorciglia su sé stesso.

Rispondi alla Chiamata, Destino di Enigma.

Illumina i nostri passi nel Labirinto delle Possibilità.

Possa Rivelazione guidarci, possa Destino Sovrano dirigere i nostri passi.

Rispondi Myrddyn, rispondi Merlino, rispondi Aken - Aton, rispondi Destino di Enigma.

Rispondi Padre. 

Padre Merlino, ti preghiamo, rispondi al richiamo dei tuoi figli. Noi ti invochiamo, Padre, mostraci il tuo volto. Ti abbiamo 

invocato come tu ci hai insegnato, come già una volta ci hai risposto. 

Ti preghiamo Padre, non negarti ai tuoi figli ...-
 
 

Per qualche momento solo il silenzio sembra essere l'unica risposta al rito delle alterazioni fino a che, sempre più lentamente, si fa strada in loro la consapevolezza di non essere soli. All'interno degli infiniti riflessi degli specchi posti al suolo un'ombra sembra muoversi come seguendo una strada prestabilita, sparendo da uno specchio per apparire nell'altro, sempre più grande, sempre più vicina, come se stesse percorrendo un invisibile labirinto.

All'unisono gli specchi esplodono in una miriade di schegge.

Frammenti brillanti sibilano lacerando l'aria, ferendo lievemente gli officianti mentre le nubi coprono la luna e le stelle facendo cadere una innaturale oscurità sulla zona del rito.
 
 

Illusione non arretra allo scoppio del circolo rituale, incurante dei vetri-proiettile che gli feriscono il viso. Il ragazzo sorride.
 
 

Abrham si alza in piedi.....ricorda la spiacevole sensazione che ebbe nell'officiare la prima volta il rituale.......

I ricordi lo assalgono.

- Fatti vedere...... lo so che sei qui. Vieni Destino di Enigma fatti vedere.

Non mi hai usato come ponte.....nè me nè Patrizia.....sei qui però.

Rispondi Padre. -

Poi rivolto a Patrizia: 

- E’ la stessa creatura che mi ha parlato nella Tomba. L'ultima forma in cui Merlino si è manifestato.....-

I pensieri della mente di Abrham vorticano velocemente quasi fino a stordirlo.

Si immobilizza. Attende un segnale dalla creatura o dagli altri empathici.
 
 

Non è possibile, pensa la giovane. Non è possibile, non possiamo! Non può essere una Nota, non può essere Merlino! Siamo isolati dalla Rete, dalle Emozioni!

Eppure …

Freddo. Oscurità. La sensazione di non essere soli. Sente solo la voce 

di Abrham, senza vederlo. 

-La creatura, Abe?-

Qualcuno ... qualcosa ....
 
 

Passa molto tempo prima che uno dei tre si decida a parlare, stanno in silenzio, in attesa di un minimo movimento, un segno della presenza della Nota.

Nulla. Silenzio assoluto ed irreale. Quasi che gli animali del bosco, la luna e le stelle avessero deciso di coricarsi prima del dovuto.

Abrham e Patrizia guardano gli specchi rotti.

- L'ultima volta solo uno si è rotto... qualcosa non va... cosa abbiamo evocato ?- mormora Patrizia.

Abrham guarda prima verso Illusione poi verso i frammenti di specchio. 

- Non è possibile... qualcosa o qualcuno li ha rotti... attendiamo... Lui arriverà. –

Passano minuti e minuti di lunghissima attesa sospesi nel silenzio irreale fino a che Abrham non spezza il silenzio: 

-La villa ! le luci sono spente... deve essere accaduto qualcosa di grave...-

Le due alterazioni sembrano soppesare la possibilità di abbandonare il luogo del rito per andare in aiuto dei fratelli in difficoltà ma un lieve rumore, quasi un'esplosione nell'assoluto silenzio li costringe a voltarsi.

La sagoma dell'irlandese si staglia sullo sfondo del bosco ma non è Arthur l'uomo attorno al quale le ombre sembrano danzare come fiamme impazzite, non sono suoi gli occhi che rilucono di una fredda ed ultraterrena luce azzurra.

I passi dell'essere che un tempo era Arthur si fermano a breve distanza da loro concedendosi qualche secondo per osservarli, attendendo una loro parola...
 
 

Patrizia è la prima a riaversi dalla sorpresa: c'è qualcosa che non va, ormai è certo, ma cosa? E Chi è quella figura ? Un brivido gelido le percorre la schiena. Proviamo a parlarle. Si rivolge all'apparizione con il suo tono più rispettoso:

-Mio Signore, benvenuto fra noi. Noi ti onoriamo, Immortale. Hai risposto al richiamo dei figli di Destino di Enigma. Attendiamo le Tue parole. –
 
 

- Oh ... era davvero troppo sperare in una cosa veloce e fatta bene ? Devono per forza esserci sempre degli intoppi ? E va bene ...-

Luca si inchina sarcasticamente al corpo dell'irlandese.

- Mi aspettavo il Maestro del Segreto qui ... ma non in versione posseduta ... questo complica le cose -

La parte terminale della frase è solo un sussurro.
 
 

Abrham guarda Arthur, o per lo meno il suo corpo.

Guarda gli occhi rilucenti del Maestro del Segreto posseduto.

Mille domande salgono alle sue labbra, ma si trattiene.
 
 

- A quanto pare tocca ospitarti una volta a ciascuno Padre - dice in tono sarcastico - Sono contento di vederti. -

Un leggero inchino senza mai abbassare lo sguardo, ma non come un gesto di sfida, solo per concentrare l'attenzione sul posseduto.

- Parlerai ancora con parole Enigmatiche cercando di farmi capire questa volta? Non prendere queste mie parole come irriverenza, ma come Sete di Conoscenza.

La mia vita ti appartiene già dopo quello che è successo in Egitto. -
 
 

- Questi sono dunque i nuovi narratori ?- dice Arthur con voce che nulla ha di umano mentre il suo sguardo si sposta lentamente da un'alterazione all'altra. 

- Cercare colui che è Destinato a parlare per Enigmi chiedendo una risposta facilmente comprensibile. 

Svelare il volto di un ricordo con gli occhi del Tempo invece di quelli della Mente che tanta arroganza dona allo spirito.

Attendere risposte senza prima domandare Questi sono i nuovi canali del racconto? Le vie per detronizzare gli antichi sovrani ?

L'Epilogo si sta avvicinando, nella notte dell'Armageddon i discepoli dell'Assenza hanno vinto la prima battaglia e da allora solo raramente sono stati sconfitti, presto il loro lavoro sarà compiuto.

Usate con saggezza il poco tempo che rimane e chiedete senza timore perché nemmeno la necessità di segretezza può vincere la sete della Vera Conoscenza. -
 
 

Patrizia ed Abrham guardano Luca, in attesa che parli. Questo rituale è stato officiato anche su sua richiesta, per cui a lui spetta chiedere per primo.

Illusione sostiene gli sguardi e sorride fugacemente.

Abrham inizia a parlare ... ora il ragazzo sembra quasi annoiato.
 
 

- La guerra è ancora aperta Padre. - riprende Abrham - Non mi sono arreso. Non resto a guardare mentre i Guardiani si prendono gioco di noi.

Se Destino vorrà combatterò al fianco delle Sentinelle così come ho fatto già in passato. Balban verrà sconfitto come Demogorgon; lo ricacceremo nell'Abisso, se è questo il suo Destino. Tu sai perché sei stato chiamato Padre. Tu leggi nei cuori di ognuno di noi. Tu conosci le nostre emozioni. Sai che la mia sete di conoscenza è sincera. -
 
 

- Io conosco lo svolgersi degli eventi. Mio è il compito di custodire e celare il Libro del Fato.

Nulla mi interessa dei vostri cuori, l'Azione è l'unica cosa che permette alla narrazione di vivere ed evolvere. Il cuore è sterile piattezza, incapace di coinvolgere e creare tramite l'Arte che vi abbiamo insegnato. -
 
 

- Padre, ti abbiamo evocato perché vorremmo vedere una scena del passato, una scena che potrebbe essere decisiva per le situazioni che avvengono oggi.

Ti chiedo Padre di usare i tuoi poteri, poteri di cui tu ti sei privato per punire noi.

Ma come ho detto di questo parleremo se lo vorrai.

Ora vorrei capire cosa hai tentato di dirmi in Egitto, a me ed hai miei fratelli. -

Abrham sospira e poi parla.

- Le parole che tu mi hai dettosi sono impresse nel mio cuore, marchiate a fuoco.

Tu mi hai parlato di un Fato che si compie nell'oscurità della notte mentre non posso vedere....ti riferivi a quello che stava per succedere? A quello che mi hai fatto?

Hai detto che la Verità è talmente vicina da non essere più, questo volevo controllare...

Io questo non lo capisco. Questa frase rimane oscura ai miei occhi, ai miei orecchi, al mio cuore. E' vero sono legato ancora agli assoluti, nonostante quello che ho visto.

Rimango ancora incredulo nonostante quello che mi accade.

Poi hai continuato.

“La Morte ha ucciso sè stessa... non è più tempo... è solo Tenebra...

QUESTA E' LA TENEBRA.

Quando solo la Tenebra sopravvive alla morte quando il Tempo cessa di essere solo l'Oscurità è casa e rifugio.

Questo luogo è la fine dei tempi, attorno a te vedi la realtà come sarà quando anche il tempo avrà cessato di vivere, questa è la Tenebra alla fine dei Tempi”.

Quello che ho visto non mi ha aiutato a capire.

La luce in lontananza, dopo il dolore lancinante....ora non ha per me nessun significato. -
 
 

Abrham continua a fissare Arthur cercando di incrociare il suo sguardo.

Ha pronunciato le parole quasi tutte d'un fiato.

Tira un lungo sospiro alla fine del suo discorso.

Il volto cambia d'espressione, diventando più teso.

Una delle sue mani si muove e si posa su di un fianco.

Chiude gli occhi: i ricordi lo assalgono.

Il terribile dolore, la voce stridula nella Tenebra, le parole enigmatiche

pronunciate e non comprese, poi la pace.

Una piccola goccia di sudore scende lungo il suo viso.

Attende risposta dall'Immortale.
 
 

- Rifletti.

Chiedi di sapere la domanda e la risposta. Ma solo un'approfondita ricerca permette di formularne di corrette, solo una sete infinita permette di abbeverarsi alla fonte del sapere.

Io sono la conoscenza, posso averti trasmesso qualcosa di incompleto ? Il cammino lungo la verità passa attraverso lo scontro con se stessi, rifletti poiché nella risposta che la Tenebra sussurrò troverai le domande non fatte. -
 
 

Patrizia guarda ciò che le sta davanti, il corpo di Arthur e lo spirito di Merlino. Chiedi, le è stato detto.
 
 

- Padre, un guardiano, Balban l'insondabile, si aggira fra di noi:

esiste un modo per scoprire chi è controllato da lui ? Per difendersi dal controllo? Per localizzarlo e distruggerlo ?- 
 
 

- Le azioni hanno già benedetto uno di voi, chiedete al ricettacolo del guardiano, lui sa, e può vedere. – 
 
 

- Noi credevamo che Tu avessi lasciato questa realtà, ma ci hanno detto che a Lucca, a novembre, eri presente. Che ancora cammini su questa terra. Se è così, perché non ti sei manifestato a noi ? Se non sei più Biagio Biagini, che sei ora ? -
 
 

- Io sono l'Arte che permea la Terra, l'Ombra che scivola silenziosa nelle emozioni degli uomini, la Notte che vigila ed attende. -
 
 

- Possiamo raggiungerti in qualche altro modo, oltre che con questo rituale ? - 
 
 

- I modi ed i luoghi sono molti. Solo cercando è possibile trovare. -
 
 

- Nella tua profezia ci hai affidato a Taliesin ed Anubi, Taliesin è Arthur, e Anubi è il nome con cui ha deciso di farsi chiamare MOMM.

Anche Anubi è stato una Nota di Destino, e adesso ha un legame con MOMM ? Dobbiamo appoggiare le sue convinzioni e difenderlo ? - 
 
 

- Era forse MOMM a guidare le legioni dei morti nell'Antico Regno ?

Era forse un uomo colui che banchettava con i cuori dei nemici uccisi ?

Chiedete a colui che un tempo fu mio fratello, chiedete se ricorda chi non riuscì a capire la maestosità dell'eresia del Sole ed il suo vero scopo, chiedete a chi fu in grado di latrare patetici ammonimenti davanti ad un potere superiore.

Saprete dunque chi fu e mai più sarà Anubi. -
 
 

- Ci hai lasciato una videocassetta con un rituale con dei bambini.

Stiamo indagando, ma questa cassetta ed il suo rituale sono collegati ad uno dei guardiani ? Perché ricattavi questa gente invece di denunciarla ? -
 
 

- Perché erano più utili alla causa del Sovrano per le risorse alle quali, tramite loro, avevo accesso.

Denunciandoli avrei consegnato energia nelle mani della Presenza.

I Desideri deviati fanno parte delle forze che avete deciso di seguire.

Credete forse che colei che Distrugge ciò che Desidera non sia capace di amare una giovinetta ? O che colui che era Morte e Desiderio non si nutra dell'infantile pulsione nel momento in cui Morte e Passione sono una cosa sola ?.

Siete figli del Pathos ma i vostri cuori sono ancora schiavi degli assoluti.

Esistono almeno 49 gradazioni di grigio tra il bianco e il nero, prima ancora dei colori.

Lo avete forse dimenticato ? -
 
 

- Padre, abbiamo chiesto che il Patto tra uomini e immortali venisse discusso e aggiornato. Abbiamo lottato perché siamo convinti di essere nel giusto, e siamo stati duramente puniti per averlo fatto. -
 
 

- Coloro che vi hanno punito hanno la saggezza degli eoni passati. Hanno raccontato la storia della creazione ed intrecciato le trame della narrazione quando il Sogno della Realtà era solo una vaga chimera. Come potete pensare di essere nel giusto ? Come potete credere che una legge che permea la Terra stessa sulla quale camminate possa essere aggiornata ?

L'ordine di ogni realtà dipende da quegli stessi limiti. Limiti che Colei che tra gli uomini è trina ribadì con la forza del Sovrano dopo che i Sette parlarono contro gli eretici.

Sono forse pochi mesi sufficienti a cancellare la memoria ai miei figli ? -
 
 

Patrizia tace qualche istante, riflettendo, poi continua:

- Mi aspettavo che ciò sarebbe accaduto, ciò che non mi aspettavo è che anche tu fossi tra coloro che hanno attuato il castigo. Che significa, Padre ? Stiamo sbagliando ? Ciò che stiamo facendo non è il Volere del Sovrano? -
 
 

- Voi siete i custodi della narrazione. Vostro è il compito di vigilare perché il fuoco sia sempre acceso. -
 
 

La Nota muove appena una mano ed un silenzio ultraterreno cade su di voi, non un fruscio, non un movimento, non un rumore percettibile.

Il tempo sembra essersi fermato mentre l'unica cosa che si muove è l'essere davanti a voi.

Con infinita lentezza punta l'indice della mano destra contro il petto di

Illusione.

Solo ora notate che c’è un taglio sul polso destro e la mano è macchiata di sangue.

Piccole gocce vermiglie restano sospese in aria, un'esile traccia del movimento della nota.

Illusione si afferra il petto, un urlo angosciante e tremendo rompe il silenzio mentre il giovane cade in ginocchio.

La testa rivolta all'indietro, gli occhi sbarrati e vacui, fissi sulla volta celeste.

Ombre leggere si staccano dall'oscurità riversandosi sul giovane, attraversandolo, fondendosi in esso. Ognuna di esse è un nuovo grido, un ancor più acuto dolore.

Un altro gesto della nota e il supplizio termina. Illusione cade riverso in avanti, il volto sprofondato tra l'erba umida.
 
 

Abrham guarda sbalordito la scena.

-Che succede Padre? Che succede ad Illusione? -

Il destinante si avvicina al corpo del giovane piuttosto sbalordito e intimorito.

Passa la mano davanti agli occhi spalancati.

Nessuna risposta.

Abe alza lo sguardo e fissa Merlino con fare interrogativo.
 
 

- Illusione ha chiesto la conoscenza ed ha ora scoperto che essa non è esente da rischi e dolori.

Ho risposto alle sue domande, sono stato ambasciatore di un superiore volere. Questo è tutto.

Non l’ho ucciso se è questo che temi, il suo futuro è così breve da non essere significativo per me. Quando tornerà alla narrazione forse sarà più utile di adesso.

Quanta poca fede nei vostri cuori, ancor meno che nelle vostre azioni.

I tuoi occhi chiedono quello che già sai dentro di te e che non hai il coraggio di chiedere:

“Perché lei e non io ? E' stata lei a sacrificarsi per me ?”

Cosa sarebbe della tua Fede se ti dicessi che ho spento la sua vita per donarti la salute ?

Cosa sarebbe della tua esistenza se lei fosse morta tra atroci tormenti per darti la possibilità di servire ancora la causa del Sovrano ?

Non risponderò a questa tua inespressa domanda.

Dovrai rispondere da solo, e dalla risposta saprai quanto è forte la tua fede. -
 
 

- Padre io....-
 
 

Gli occhi della Nota si accendono di un azzurro brillante mentre un vento impetuoso soffia vorticando attorno a voi.

Come spinta via dalla furia degli elementi la luce si spegne e le ombre si fanno meno fitte.

Arthur cade al suolo esanime mentre la luna bagna nuovamente la radura.
 
 

- DANNAZIONE! PADRE! -

Abrham lanciò il coltello che aveva tenuto in mano tutto il tempo.

Il coltello volò veloce verso un albero e si conficco come un chiodo che si conficca su di un piano di legno.

Girò le spalle e si incamminò nella foresta.

Poco dopo l'unica cosa che si sentì fu un urlo indistinto.

Forse un imprecazione al cielo ...forse...
 
 

Continua con: “I Predestinati
 

 
 

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